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Dolore alle Anche? vediamo di cosa si può trattare e come alleviarlo

Il dolore all’anca è un sintomo che può nascondere diverse cause. Innanzitutto, può manifestarsi in seguito a traumi o lesioni croniche da uso eccessivo. Le fratture a carico dell'anca sono molto frequenti negli anziani, in particolare tra coloro che soffrono di osteoporosi.

Un campanello d'allarme tipico di problemi all'anca è il dolore avvertito all'inguine che può indicare una patologia a carico dell’articolazione dell'anca, come ad esempio una contrattura, una lussazione traumatica o un’osteoartrosi, quest'ultima molto comune negli anziani.

Quando il dolore è ad esordio rapido, invece, è necessario prendere in considerazione un'infezione di una o più componenti dell'articolazione o un’artrite infiammatoria.

In alcune di queste condizioni, il dolore evocato dal movimento dell'articolazione dell'anca può essere percepito lungo la coscia fino ad arrivare al ginocchio. Infatti, può accadere che i pazienti lamentino un dolore al ginocchio, quando invece il problema risiede solamente nell'anca.

Se il dolore risiede lateralmente nell'anca può essere causato da borsite trocanterica (trocanterite) o tendinite del medio gluteo.

Altre possibili cause del dolore all'anca comprendono displasia congenita, discopatia con sciatica, osteonecrosi (o necrosi avascolare), artrite reumatoide, fibromialgia e tumori ossei coinvolgenti il femore prossimale o l'acetabolo.

Un altro segnale caratteristico può essere il dolore mentre ci si siede o ci si alza da una sedia: se a questo ci associa una riduzione dell’arco di movimento dell’articolazione, è molto probabile che ci sia un problema relativo all’anca.

Molto spesso i pazienti riferiscono dolore all’anca quando si cammina, o di notte dormendo su un fianco.

Spesso, comunque, il dolore all’anca è un campanello d’allarme per la coxartrosi, una malattia degenerativa che colpisce l’articolazione in questione causando dolore e difficoltà nei movimenti.

L’articolazione coxofemorale è costituita da osso iliaco e dal femore: quest’ultimo si inserisce dentro l’acetabolo e viene tenuto in posizione da una serie di muscoli e da un anello fibro-cartilagineo chiamato labbro acetabolare.

Onde evitare il contatto anomalo tra femore e acetabolo, il conflitto femoro acetabolare, le ossa sono ricoperte da un ulteriore strato di cartilagine, che tende a consumarsi con l’avanzare dell’età.

La coxartrosi dunque, è una patologia tipica dell’invecchiamento e prevede il progressivo deterioramento della cartilagine articolare: questo può evolvere fino a determinare la perdita della funzionalità articolare o addirittura la deformazione delle parti anatomiche coinvolte.

Non è infrequente, ad ogni modo, lo sviluppo della coxartrosi nei giovani sportivi, per cui è bene monitorare la condizione delle articolazioni, soprattutto se lo sport praticato prevede stress ad alto impatto per l’anca.

Soluzione per il dolore all'anca

Qualsiasi sia la causa che ha generato il dolore all’anca, il primo trattamento è sempre di tipo conservativo.

Per questo motivo si ricorre alle terapie farmacologiche o a percorsi di riabilitazione spesso associati, soprattutto nelle prime fasi della coxartrosi.

Quando la sintomatologia è persistente o si aggrava, si prendono in considerazione trattamenti di medicina rigenerativa (come PRP e cellule staminali) e, infine, il trattamento chirurgico.

Terapie fisiche

Si tratta di tecniche molto diverse fra loro, che hanno però uno scopo simile: gestire l’infiammazione dell’articolazione.

La Tecarterapia, la Magnetoterapia e le onde d’urto sono le principali tecniche utilizzate nelle prime fasi di dolore all’anca, soprattutto per quanto riguarda il processo artrosico, per evitare trattamenti più invasivi che vengono in questo modo allontanati nel tempo.

Farmaci

Le terapie farmacologiche possono prevedere:

  • l’assunzione di antidolorifici;
  • l’assunzione di antinfiammatori;
  • iniezioni di acido ialuronico direttamente nell’articolazione.

Un regime di attività fisica adeguato associato può essere utile a prescindere dall’età anagrafica del paziente, per migliorare l’efficienza della muscolatura e per agire in maniera preventiva e protettiva sulle articolazioni.

Ad ogni modo, l’attività fisica va svolta sotto indicazione dello specialista, dopo aver valutato il caso nella sua peculiarità.

La terapia infiltrativa ecoguidata con acido ialuronico, allo stesso modo, riducono il dolore: la sostanza in questione ha importanti proprietà, che permettono di ammortizzare le sollecitazioni meccaniche dell’articolazione ed evitare l’attrito tra le superfici articolari.

L’assunzione di antinfiammatori ed antidolorifici aiuta a contenere sintomi e l’infiammazione, spezzando il circolo vizioso del dolore o di un’eventuale degenerazione articolare.

Protesi d'anca

Per quanto riguarda la coxartrosi in fase avanzata, il trattamento d’elezione è l’intervento chirurgico per la sostituzione di una o di entrambe le superfici articolari (testa del femore e cotile) con una protesi d’anca.

L’intervento viene effettuato su milioni di pazienti ogni anno ed è quindi considerato di routine nella pratica chirurgica.

Ad ogni modo, per massimizzare l’efficacia della chirurgia e ripristinare correttamente la funzionalità dell’anca, è indispensabile seguire un programma di riabilitazione per la protesi d’anca: un ottimo intervento, infatti, diventa vano se non viene eseguito alla perfezione.

Per questa ragione, l’impianto di protesi d’anca è destinato ai pazienti particolarmente motivati che vogliono riacquistare seriamente la mobilità articolare perduta.

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