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Diaframma e Postura, quanto può influire questo muscolo?

Che cos’è il diaframma, dove si trova e perchè è uno dei muscoli più importanti del corpo

Cominciamo a chiarire il motivo per cui si può dire che il diaframma sia uno dei muscoli più importanti del corpo umano, che è piuttosto banale.

Infatti, il diaframma serve principalmente a…..respirare!

Di conseguenza, è abbastanza ovvio che non si possa fare a meno del suo servizio.

Il diaframma è un grosso muscolo che fondamentalmente taglia a metà il busto: infatti, divide la gabbia toracica dalla cavità addominale.

Origina da una grossa area tendinea proprio al centro, chiamato appunto centro tendineo: da lì si attacca alle vertebre lombari, al costato e allo sterno.

In condizioni fisiologiche il diaframma è in rapporto con organi importanti e molto mobili:

  • la fascia superiore del diaframma si connette al pericardio, a livello delle coste è a contatto col sacco pleurico polmonare.
  • inferiormente è connesso con lo stomaco, il fegato, la milza e il colon (angolo sinistro).
  • posteriormente si connette alle ghiandole surrenali, alle estremità superiori dei reni e al pancreas.

Come dicevo un attimo fa, la sua principale funzione è quella di permettere la respirazione.

Quando inspiriamo, il diaframma entra in azione “tirando” verso il basso: a causa di questa trazione, gli organi interni sono spinti verso l’esterno (ecco perché si “gonfia la pancia” quando si respira) e la cassa toracica si allarga.

 

Il diaframma è un muscolo MOLTO importante dal punto di vista della postura e della colonna vertebrale, ed il motivo è presto detto.

Abbiamo detto che quando si contrae, il diaframma spinge gli organi all’esterno e allarga la gabbia toracica: pensi che questo sarebbe possibile, se non si attaccasse ad una solida colonna vertebrale?

Ovviamente no: ecco perché il diaframma è molto collegato ai problemi di postura e colonna.

Se abbiamo una postura molto “tesa” e rigida, il diaframma ne risente (infatti molti si accorgono di avere il “respiro corto”).

È vero però anche il contrario: quando il diaframma non lavora bene, trascina con sé anche la colonna vertebrale.

Oltre a questa grande importanza dal punto di vista della postura, il diaframma è un muscolo chiave anche per: 

  • I muscoli cervicali
  • le vertebre lombari
  • la circolazione sanguigna
  • le emozioni, lo stress e lo stato di tensione

Insomma, se “sblocchi” il tuo diaframma, puoi ottenere benefici a volte insperati.

Diaframma e tratto cervicale: il tuo respiro può influire (eccome) sui muscoli del collo!

Il diaframma ha una importanza strategica per i muscoli cervicali.

Il tutto è molto semplice da capire: quando entra in azione, il diaframma “tira” verso il basso, permettendo l’espansione della gabbia toracica.

Ma se non ci fosse una forza che stabilizza il torace in alto, cosa succederebbe?

Succederebbe che il torace sarebbe trascinato verso il basso: serve quindi che qualcuno “tenga ferma” la parte alta del torace, affinchè la parte bassa possa espandersi.

 

A svolgere questa funzione ci pensano i muscoli cervicali, in particolar modo i muscoli scaleni.

Ecco perché chi ha un respiro molto “teso” e ansioso, finisce per sovraccaricare i muscoli cervicali.

Addirittura, molte persone utilizzano pochissimo il diaframma, e respirano quasi solo con la parte alta del torace: in pratica utilizzano i muscoli del collo per respirare.

Va da sé che questo sovraccarico cervicale porta a rigidità, dolore e problemi cervicali vari. 

Diaframma e dorsalgia: ecco perché il diaframma può c’entrare con i dolori e le tensioni a metà schiena

Il diaframma è il principale muscolo della parte centrale della schiena, ovvero della colonna dorsale.

Sarebbe davvero strano non prenderlo in considerazione quando si ha un dolore o una sensazione di tensione al centro della schiena.

Fin dai primissimi anni della mia attività, ho notato degli ottimi risultati in tutte quelle persone con un dolore dorsale (chiamato anche dorsalgia), semplicemente rieducando il loro diaframma.

La sensazione di dolore e tensione muscolare a metà schiena è un problema molto comune, se ci pensi, è piuttosto normale: come scoprirai tra poco, il diaframma è un muscolo molto “emotivo”, ed è il primo ad irrigidirsi quando siamo sotto stress e tensione emotiva.

Del resto:

  • la prima cosa che fai quando ti spaventi è “trattenere il fiato”
  • il primo gesto che ti viene da fare dopo un momento di forte tensione è….un sospiro di sollievo

Quando siamo costantemente sotto attacco di ansia, tensione e stress, il diaframma tende ad irrigidirsi: questo mette in tensione anche le strutture vertebrali e muscolari dell’area dorsale.

Diaframma e colonna lombare: il diaframma c’entra anche con il mal di schiena

Il diaframma come abbiamo visto ha a che vedere con il tratto cervicale, con il tratto dorsale, e ovviamente ha influenza anche sul tratto lombare in quanto posteriormente si inserisce con due voluminosi fasci fibrosi nella zona lombare:

  • il pilastro destro s’inserisce sui dischi presenti tra L1-L2, L2-L3 e talvolta tra L3-L4,
  • il pilastro sinistro, sul disco cartilagineo presente tra L1-L2 e a volte tra L2-L3.

Anche qui, il motivo può essere spiegato in modo molto semplice, dal punto di vista anatomico.

Come abbiamo visto in precedenza, il diaframma necessita di una solida base a livello della colonna vertebrale, per poter esercitare la sua azione sulla gabbia toracica.

In alto, abbiamo visto come questo compito venga svolto essenzialmente dai muscoli cervicali, in particolare gli scaleni.

Ovviamente abbiamo bisogno anche di un supporto nella parte bassa della colonna: questo supporto viene offerto dai muscoli erettori spinali e dal muscolo psoas.

 

È per questo motivo che gli esercizi sullo psoas sono di aiuto nella stragrande maggioranza delle lombalgie.

Ma come vedi, diaframma e psoas sono fortemente legati, sia dal punto di vista anatomico che dal punto di vista della funzione.

Ecco perché il diaframma è importante anche se soffri di dolore lombare.

Diaframma e postura: se sei molto “chiuso” è (anche) colpa del diaframma!

Visto che il diaframma influenza tutti i segmenti della colonna vertebrale, è facile giungere alla conclusione che il diaframma influenzi profondamente tutta la postura.

Se ci pensi, non può che essere così: dato che il diaframma deve funzionare per forza, è logico che il corpo preferisca “accartocciarsi” purché lui continui a fare il suo lavoro.

Per renderti conto di come il diaframma influenzi la postura, prova a fare questo semplice esperimento.

Siediti a terra, con il sedere il più possibile vicino al muro, e con la colonna il più possibile appoggiata.

Ora allunga le gambe: molto probabilmente sentirai una forte tensione nella parte posteriore delle cosce.

Prova a respirare ora, in questa posizione di tensione: ti riesce bene? Non proprio vero?

Se i muscoli sono eccessivamente in tensione, il diaframma non può lavorare bene: ecco perché il corpo è disposto ad accettare una postura “chiusa” pur di non mettere in difficoltà il diaframma.

La salute passa dal diaframma

Il massaggio decontratturante, specie se in abbinamento con un adeguato esercizio fisico, rieducazione posturale e respiratoria e una corretta alimentazione, può essere un valido aiuto per tutte le problematiche che abbiamo visto. Infatti questi suggerimenti possono essere utili per migliorare la microcircolazione tissutale e ridurre i processi infiammatori.

Quando il corpo si trova in difficoltà, lo stato di sofferenza non si localizza solo a livello fisico, ma coinvolgerà anche la psiche, creando ulteriore stress. Infatti lo stress è mancanza di equilibrio e si rivela attraverso una relazione inadeguata dei segmenti corporei nello spazio. A tal proposito la maggior parte degli individui manifesta inconsciamente i propri disturbi assumendo posture goffe, irrigidendo o curvando la schiena. Proprio per questo, l’assenza di stress è percepita come uno stato di bilanciamento corporeo all’interno dell’azione del campo gravitazionale.

Anche se può essere difficile crederlo, è la gravità una delle principali cause dello stress fisico.

Un alleggerimento fondamentale dello stress fisico dipende dall’allineamento verticale dei centri di gravità di tutti i maggiori blocchi ponderali (testa – torace – pelvi). Infatti, quello che possiamo fare con il nostro intervento è:

  • alleggerire la spinta verso il basso.
  • diminuire l’effetto distruttivo della gravità.
  • ridurre la quantità di disorganizzazione del sistema.

I benefici del“risvegliare” e far lavorare bene il diaframma

Giunti a questo punto, avrai sicuramente capito quanto sia importante il diaframma, e quante piccole-grandi conseguenze possa avere il suo malfunzionamento.

Purtroppo, non è per nulla raro che il nostro diaframma inizi a lavorare male.

Molti passano le giornate seduti, accartocciati ed in uno stato di perenne tensione; altri magari sono più “dinamici”, ma hanno comunque la tensione emotiva alle stelle.

Il diaframma soffre in tutte le situazioni di poco movimento e molta tensione emotiva: sarai d’accordo con me nel dire che queste situazioni non sono per nulla rare.

Ma non ti preoccupare, non tutto è perduto, anzi!

 

Un buon lavoro di rieducazione e “risveglio” del diaframma, se pensi a quanto abbiamo detto finora, può aiutarti a:

  • avere più energia in generale
  • ridurre le tensioni muscolari della colonna
  • diminuire i dolori in area cervicale, dorsale e lombare
  • ridurre la tensione emotiva
  • favorire la digestione e ridurre i gonfiori gastro-enterici

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Commenti: 1
  • #1

    Giuseppina Sguerso (domenica, 08 ottobre 2023 19:37)

    Grazie, articolo sul diaframma molto esauriente e chiaro, mi ci sono ritrovata in pieno essendo sempre sotto stress emotivo. Seguirò i vostri consigli di tenere sbloccato il diaframma per avere tutta la serie di benefici da voi citati.